MI MAIRA: SOGGIORNO TREKKING IN VAL MAIRA.
La Magia e il Mistero che si racchiude dietro ad una natura incontaminata, dagli infiniti spazi, le cime solenne e la quiete sovrana della montagna..
Periodo: ( Da Mercoledì 12 Settembre a Sabato 15 Settembre)
Località di Arrivo. San Michele di Prazzo. Agr.Chersogno(www.chersogno.it)
Punto di ritrovo x partenza: Bar Gazoline( Olivetta San Michele) ore 13,30 di Mercoledì
Tempo di percorrenza in auto: 3 h c.a. Costo compl carburante x auto a/r: 48 euro.
Costo pernottamento all’Agriturismo Chersogno( 3 NOTTI in mezza pensione – prezzo per persona bevande escluse:
Sistemazione in camera da 8 posti letto (bagno privato) nella struttura adiacente – 1 camera – Euro 150,00
* Sistemazione in camera da 7 posti letto (bagno privato) nella struttura principale – 1 camera – Euro 180,00
Sistemazione in camera da 4 posti letto: prezzo Euro 180,00..
Costo pranzo al sacco: 5 euro a gita.
Costo guida( da Merc a Ven): 25 euro
Equipaggiamento da trekking: Scarponcini con buona suola, t shirt e maglione di ricambio, ki way o mantella, borraccia x acqua.Binocolo, Corda, Pila.
Info e Contatti: Jack in The Green(tel:3341217884) e mail: rosenkratz@libero.it
MERCOLEDI’ 12 Settembre… Ritrovo ore 13,30 dal Bar Gasoline e Partenza x San Michele di Prazzo.. Arrivo ore 16,45 a San Michele di Prazzo e breve escursione lungo il sentiero delle Ginestre.
I GG: LO VIOL DE GENISTE’. BORGATA ALLEMANDI- SAN VITTORE
DISTANZA: 8 KM DISLIVELLO: 200 MT DURATA: 2H30.
Percorso all’interno di un SIR tra ginestra cinerina e fauna selvatica.
II GG Giovedì 13 Settembre: Grange Seivet- Lago Nero.
Giro ad anello con vista sul Monviso.
località partenza: Grange Selvest (Canosio , CN )
accesso:
Dal Ponte Marmora, si devia a sinistra salendo per la strada con indicazioni Canosio e Preit. Al successivo bivio si volge a destra toccando Preit e Pian Preit, e proseguendo fino alle Grange Selvest, dove si parcheggia.
descrizione itinerario:
Attraversato il ponte sul Rio del Preit, si imbocca lo sterrato a sinistra che sale con lieve pendenza in direzione NE.
Poco prima di giungere alle Grange Colombero sott., si incontra un ponte in cemento sul Rio della Valletta. La strada interamente sterrata ad eccezione di un tratto asfaltato, sale attraverso il lariceto ora attraverso radure prative.
Attraversato il Rio della Valletta, si prosegue sulla sinistra del fiume. Giunti ad un bivio, si tralascia il ramo di sinistra (chiuso con una catena) per le Grange della Valletta e si sale fino al successivo bivio. Qui si abbandona lo sterrato principale e si imbocca la strada (anche questa chiusa da una catena) che, con percorso pianeggiante, raggiunge la conca delle Grange Chiacarloso.
Immediatamente prima del ponte, sulla destra, si stacca una non evidente traccia che sale ripida nel lariceto.
La traccia si mantiene sul bordo del dirupato versante che scende verso l’impluvio del rio. La salita, alternata a qualche tratto in falsopiano, prosegue sempre sulla sinistra orografica del rio; nonostante alcune tracce scendano a guadarlo nei tratti meno scoscesi del pendio, il rio non deve mai essere attraversato.
Si percorre un tratto di lariceto in mezzo a grossi massi detritici e piante di ginepro, si attraversa una piccola radura nei pressi di un gias, ed infine si raggiunge la strada sterrata precedentemente abbandonata. La si attraversa, andando a cercare la traccia che prosegue sul lato opposto, nel lariceto.
Dopo una breve salita si incrocia nuovamente la sterrata, in un punto che, solo per poche centinaia di metri, è asfaltato. Si superano due tornanti ed una curva verso sinistra. Nella curva successiva, verso destra, si imbocca sulla destra una traccia che, sempre nel lariceto tra massi e rododendri, sale decisa a tornanti.
Dopo una breve ma ripida salita, si perviene ad una splendida conca pascoliva, circondata dai larici e dominata dalle Grange Chiacarloso ; la conca è raggiunta anche dalla sterrata più volte incrociata, che qui termina.
Qualunque sia stato il percorso per giungere alle grange, bisogna trovare la prosecuzione del sentiero che si stacca, sulla sinistra, dalla sterrata inerbita nei pressi dell’ultimo tornante prima delle grange. Il sentiero sale abbastanza deciso nel lariceto; quando spiana, si divide in varie tracce più o meno parallele che si riuniscono poco a monte di un minuscolo laghetto , oggi visibile nonostante solitamente non si veda nel periodo estivo. Una breve decisa salita permette di raggiungere una piccola conca, attraversata la quale si deve superare una successiva balza .
Giunto ad un più ampio pianoro punteggiato di larici, il sentiero piega verso SE e si immette nella conca del Lago Nero Dal colletto, ove si trova un’altra piccola pozza d’acqua, si gode di ampio panorama sul Vallone del Preit e sul Pianoro della Gardetta.
Si può completare l’anello salendo al colletto che porta alla veduta panoramica sul Vallone del Preit, dove si incontra un’altro laghetto. Si prosegue per sentiero evidente fino alle Grange Culausa 1932 dove si procede per sterrata carrozzabile fino al punto di partenza della Grange Selvest. Possibil, anzi consigliato, fare il giro al contrario!
Per aggiungere un panorama mozzafiato si può salire al vicino Monte Bert 2394 dal Lago Nero si prosegue sul sentiero che scende alle Grange Chiacarloso per pochi metri, sulla sinistra si stacca una labile traccia tra i rododendri che porta ad un ometto, piegare decisamente a destra per arrivare su una piccola cresta che divide il lago Nero dal monte Bert, ridiscendere per pochi metri e salire per la traccia ora più evidente arrivando su una selletta, proseguire per la traccia (ometti) che si dirige per l’evidente colle, arrivati prendere a destra per cresta pietrosa e dirigersi al cippo di vetta del Monte Bert. E’ per intenditori, qua il paesaggio si perde tra la maestosità di queste valli e soprattutto si lascia per un attimo l’affollato lago.
DISTANZA: 12 KM DISLIVELLO: 600 MT DURATA: 4H
III GG: BAITE CHIOTTI- PELVO D’ELVA. ( Laghi, Casermette, Bivacchi e
Camosci sulle rocche).
La vera via normale al Pelvo d’Elva, nettamente più facile rispetto al canale del versante orientale e pressochè escursionistico. Traccia sempre segnalata e mai esposta, difficoltà valutabile anche “E+”.
Baite Chiotti è il nostro punto di partenza, qui il sentiero diventa sempre segnalato ed evidente; al colle di Chiosso si trascura, sulla sinistra, l’indicazione per il monte Chersogno e si segue la traccia di destra (breve discesa). Si passa presso la Fonte Nera, dove è possibile rifornirsi di acqua, e si raggiunge in breve il bellissimo bivacco Bonfante (materassi, coperte, pannelli fotovoltaici). Dal bivacco si continua su sentiero sino a raggiungere l’evidente casermetta ed il Lago Camoscere (2664 m) e di qui si affronta, su traccia o anche fuori sentiero (senza difficoltà) l’erto pendio erboso che conduce alla base del Monte Camoscere. La traccia continua sempre segnalata e lascia a destra il monte Camoscere (2984 m) per raggiungere, con percorso non lungo, il colle Camoscere (2899 m); di qui la facile impennata finale conduce in vetta al Pelvo d’Elva.
Al ritorno è possibile salire con poco sforzo e nessuna difficoltà anche sul monte Camoscere e, da qui, raggiungere direttamente il percorso di salita
DISTANZA: 18 KM DISLIVELLO: 1100 MT DURATA: 6H30.
IV GG: rientro..