Sabato 17 Febbraio: La Via della Costa: Imperia- Lingueglietta- Taggia

La Disciplina del Viaggio, La Logica della scoperta e un pizzico di sana follia sono gli ingredienti di
questa lunga ma accattivante escursione lungo una delle tappe della Via della Costa passando per
sentieri balconi che si affacciano su ponti in pietra, borghi pittoreschi e scorci mirabili tra le
montagne ed il mare il tutto mentre l’odore di salsedine si unisce agli aromi tipici della macchia
mediterranea.

Descrizione:

Dalla Stazione FS di Imperia si passa per le varie colline del capoluogo accarezzando uliveti e
vigneti e superati con saliscendi tra mulattiere e strade asfaltate i valloni di Caramagna e della Val
Prino si raggiunge località Clavi da dove una scalinata ci porta alla chiesa alto medievale di S.
Giorgio. Proseguendo in salita si raggiunge Torrazza (100 m), dove spicca la Torre Saracena,
restaurata nel 1992.
Usciti dal centro abitato si giunge alla chiesetta di N.S. delle Grazie (265 m),e poi, passando per la
cappelletta di S. Rocco si scollina fino a Civezza.
Dopo avere percorso tratti del centro storico prendiamo una via cementata che scende di
quota, passa a fianco di una piccola chiesa e svoltando sulla destra si arriva al Molino Dolca
situato sopra il torrente San Lorenzo.
Risaliamo sul versante opposto della vallata, fino ad arrivare sulla strada provinciale per
Pietrabruna, da qui seguiamo lo stradone che, che sale verso una cava e poi ad una
curva imbocchiamo sulla sinistra una pista sterrata in mezzo al bosco che ci fa arrivare a
Lingueglietta che attraversiamo per poi prendere fuori paese una strada rotabile sulla sinistra e un
sentiero lastricato che sale in mezzo alla macchia mediterranea, e raggiunge una bella zona
panoramica tra l’entroterra e il mare, circondata da una pineta. Il punto più elevato del percorso (490 m), si trova alle pendici del Monte Pian delle Vigne, da qui con pista sterrata arriviamo dopo qualche km in regione S. Bernardo. con vista su Pompeiana.
Si segue la rotabile di collegamento tra Pompeiana e Castellaro, e procedendo su asfalto si arriva a
Castellaro con una vista che spazia tra la zona costiera e i monti della Valle Argentina..
Gradualmente entriamo nel paese di Castellaro con le caratteristiche case in pietra, i vicoli e la
chiesa parrocchiale. A metà paese scendiamo in direzione ovest, tra diverse fasce coltivate
ad olivo. Raggiunta una strada rotabile, proseguiamo a sinistra, e al primo bivio a destra,
dove incontriamo un grosso muraglione in cemento. Si scende poi di quota passando sotto
un viadotto dell’autostrada per poi svoltare destra al successivo bivio.
Si attraversano alcune aziende floricole con piante coltivate in serra e all’aperto, e si scende gradualmente di quota. Ancora un bivio, e svoltati a destra si raggiunge il “ Ponte
Antico”, manufatto a 15 arcate del XIII secolo, ampliato in epoca successiva a causa dello
spostamento dell’alveo del torrente Argentina. La nostra tappa si concluderebbe qui se prevediamo di lasciare alcune auto utili x transfer fino alla Stazione Fs di Taggia altrimenti occorre raggiungerla percorrendo 2,5 km su pista
ciclabile.
Notizie Logistiche:

Itinerario : Imperia FS . – Artallo- Cantalupo – Caramagna – Clavi – Torrazza – Civezza –
Lingueglietta – Castellaro – Taggia​
Dislivello:1070 m in salita
Difficolt à : E – Lunghezza: 30,8 Km Coefficiente: EEA( Escursionisti Esperti con buon allenamento)
Ore di marcia: 8h 30 ca
Quota di Partecipazione: 10 euro.
Pranzo al Sacco.
Ritrovo ore 8,30 dalla Stazione di Imperia: Raggiungibile anche con treni da Ventimiglia e
Savona.
Fine Gita: ore 18,15
Equipaggiamento: Scarponcini bassi da trekking, giacca a vento, pantaloni lunghi, cambi vari, una
buona scorta d’acqua. 1 pila.
Prenotazioni entro e non oltre vENERDì 16 febbraio alle ore 15.
Info e Contatti: Jack in The Green( guida ambientale- escursionistica: tel 3291512290)

Picture of Jack in the Green

Jack in the Green

Mi chiamo Diego Rossi ma sono conosciuto dalla maggior parte delle persone con lo pseudonimo di Jack in The Green, figura mitologica della tradizione britannica. Dall'Uomo Verde raffigurato nei portali delle Chiese, allo spazzacamino britannico che girovaga sopra i tetti dei cottage, al folletto dei boschi ricoperto di fronde verde, Jack in The Green cammina con te nel risveglio della natura e nella fertilità della terra.

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Jack in the Green

Mi chiamo Diego Rossi ma sono conosciuto dalla maggior parte delle persone con lo pseudonimo di Jack in The Green, figura mitologica della tradizione britannica. Dall'Uomo Verde raffigurato nei portali delle Chiese, allo spazzacamino britannico che girovaga sopra i tetti dei cottage, al folletto dei boschi ricoperto di fronde verde, Jack in The Green cammina con te nel risveglio della natura e nella fertilità della terra.

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