Domenica 2 Febbraio: Estasi dei Santi: Dolceacqua- San Bernardo-Pozzuolo

Prologo:
L’Essere abita nei luoghi e nel corso del suo sostare temporaneo in essi arriva ad acquisire una particolare tempra che ne influenzerà il suo personale percorso esistenziale.
Siamo in una terra pervasa di mitologia attraversata dall’Alta Via dei Monti Liguri, strada che ha ospitato nel corso dei secoli genti di ogni sorta da generazioni di rozze tribù nomadi a monaci contadini passando per impavidi cavalieri. Qui l’ulivo e poi in seguito la vite hanno messo radici rendendo ancora più suggestivo un paesaggio dominato da rocce di arenaria che da millenni discendono a pettine dall’Alpe al litorale.
Nel nostro incedere resteremo ammaliati dai suadenti profumi di macchia mediterraneo con lentisco, rosmarino e timo ad inebriare le nostre radici intanto che il nostro sguardo si allungherà verso le isole incantate di Lerins. Chissà quali emozioni avranno vissuto i benedettini che stavano nei pressi del Convento della Muta che hanno dimorato in questi luoghi nell’Alto Medioevo o la sacerdotessa Sagana che secondo la leggenda visse con l’indovino Ariolo nella grotta sotto il Monte Abellio.
Descrizione:
Dalla statua della Capra di Raimondo Barbadirame proseguiamo per il quartiere “Borgo” per poi seguire una mulattiera lastricata che nei pressi di una curva ci mostra nascosta tra gli ulivi la graziosa “Chiesa di San Bernardo” che custodisce al suo interno un prezioso ciclo di affreschi del XV secolo attribuiti ad Emanuele Maccario. Da qui si segue una pista interpoderale che passa per località Rosa fino a raggiungere il Ristorante Aria Fina, si segue un tratto di provinciale prima di prendere il sentiero che ci porta in regione Pozzuolo dove si staglia la Chiesa di San Cristoforo. Dopo la pausa picnic ed avere percorso un tratto di Alta Via ammirando alcune vigne di Rossese da località Colla seguiamo un tratto di Strada Provinciale e poi una sassosa mulattiera che lasceremo per poi seguire la strada fino ad arrivare ai ruderi del Convento della Muta, luogo abitato già in età pre romana e poi insediamento benedettino e agostiniano in seguito. Un sentiero nelle vicinanze ci riporta a Dolceacqua dove alle 16,30 potremo assistere per chi vorrà ad un documentario in 3d presso il Visionarium di Ennio Andrighetto, geniale foto reporter ed alpinista viaggiatore( ingresso 3,50 euro).

Notizie Logistiche: ritrovo ore 9,00 a Dolceacqua davanti al Monumento la Capra( Via Barberis Colomba). Dislivello: 580 mt. Durata escursione: 5h + soste. Km: 12,5 Quota di Partecipazione: 10 euro.
Equipaggiamento: Scarponcini con buona suola, t shirt di ricambio, pantaloni lunghi, giacca a vento. Pranzo al Sacco, 1 litro d’acqua.
Info e Contatti: Jack in The Green( guida ambientale- escursionistica: tel 3291512290)

Picture of Jack in the Green

Jack in the Green

Mi chiamo Diego Rossi ma sono conosciuto dalla maggior parte delle persone con lo pseudonimo di Jack in The Green, figura mitologica della tradizione britannica. Dall'Uomo Verde raffigurato nei portali delle Chiese, allo spazzacamino britannico che girovaga sopra i tetti dei cottage, al folletto dei boschi ricoperto di fronde verde, Jack in The Green cammina con te nel risveglio della natura e nella fertilità della terra.

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Jack in the Green

Mi chiamo Diego Rossi ma sono conosciuto dalla maggior parte delle persone con lo pseudonimo di Jack in The Green, figura mitologica della tradizione britannica. Dall'Uomo Verde raffigurato nei portali delle Chiese, allo spazzacamino britannico che girovaga sopra i tetti dei cottage, al folletto dei boschi ricoperto di fronde verde, Jack in The Green cammina con te nel risveglio della natura e nella fertilità della terra.

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