Sab 12/Mar 15 Agosto: Ferragosto Occitano

FERRAGOSTO OCCITANO..( Soggiorno/Trekking in Val Grana)
Terra di Misteri, di Leggende, di Miti, di Eroi e di antiche tradizioni, la Val Grana ci aspetta nel periodo di Ferragosto per mostrarci i molteplici ed affascinanti aspetti del suo ricco territorio..

Visiteremo antiche chiese, campi e musei legati alla canapa, percorreremo sentieri di cornice a cavallo di una valle e l’altra, assaggeremo il rinomato formaggio di Castelmagno accompagnati dalle note del proverbiale gruppo occitano dei Lou Dalfin..
1 GG: SABATO 12 Agosto… Arrivo in Val Grana e Passeggiata da Val Grana a Santa Maria della Valle…

Notizie Logistiche: Partenza ore 8,00 dal Bar Gasoline e trasferimento in Val Grana… In mattinata alle ore 10,30 Passeggiata e visita della Chiesa di Santa Maria della Valle…Pranzo all’Osteria della Società: Menù completo: 20 euro… Nel Pomeriggio visita ai Campi di Canapa e Visita del Museo della Canapa di Coumboscuro..
In serata Trasferimento a Pradleves…

Costo Camere: 80 euro a camera a notte per la doppia, 111 per la tripla e 140 per la quadrupla.
Costo Guida: 25 euro a persona… Info e Contatti: Jack in The Green( guida ambientale-escursionistica: tel: 3341217884/3291512290… e mail: rosenkratz@libero.it website: www.crestediconfine.com)
* Si consiglia di prenotare entro e non oltre Lunedì 31 Luglio…
Descrizione:

La cappella di Santa Maria della valle si trova a Valgrana ed è una delle cappelle più antiche della valle Grana, appartenuta un tempo ai monaci Benedettini. Fu fondata nei primi decenni dell’anno 1000. Viene citata per la prima volta nella bolla pontificia emanata da papa Alessandro III nel 1179. Nel 1266 venne elevata a priorato. Uno dei priori più illustri fu Gabriele Saluzzo, figlio del marchese Ludovico II, manterrà tale incarico fino al 1535, anno in cui verrà nominato vescovo di Aire. Nel 1529 Giovanni Ludovico di Saluzzo donò al convento la cappella di Santa Maria assieme ad alcuni terreni. In seguito la cappella venne chiusa al culto, vennero rubate la campana e alcuni oggetti.
L’edificio misura circa 50 metri quadri, ha tre navate. Sulla parete destra si possono notare dipinti risalenti al 1400 mentre sulla parete sinistra un dipinto del 1500 dei fratelli Biazzaci.
2 GG: Domenica13 Agosto: CIALENCIA-CAURI- COLLE ARPET

Descrizione:

Dal piccolo parcheggio antistante Cialancia (che in provenzale significa “zona soggetta a valanghe”) si risale il pendio lastricato che si introduce nella borgata.
Lasciata una diramazione a destra, nelle vicinanze di un vecchio forno teniamo la sinistra proseguendo il cammino sul sentiero che da qui si genera passando poco dopo nei pressi di un casolare.
Nel tratto successivo, ancora in ombra, con brevi sali-scendi passiamo a sinistra di blocchi e paretine rocciose nel fitto del bosco di faggi per poi inoltrarci sempre più tra due ali di arbusti cespugliosi sempreverdi di bosso, legno durissimo utilizzato ancor oggi per la fabbricazione di manici per coltelli, strumenti musicali, ecc., che non ci abbandoneranno lungo tutto il nostro tragitto.
ll sentiero, sempre evidente (con qualche rara tacca bianco/rossa), serpeggia destreggiandosi a mezza costa seguendo le sporgenze e le rientranze dei valloni, a volte anche sotto strapiombanti pareti di roccia.
Lungo lo spostamento il sentiero transita anche su alcune piccole pietraie di roccia calcarea dopo le quali prosegue a zig-zag e supera con una erta salita una faggeta portandosi su una sporgenza panoramica (1375 m) dalla quale si intravede a distanza la frazione Colletto (1268 m).
Il paesaggio ora si allarga su tutta la cornice montuosa che dal Grum (2367 m) va fino al Tibert (1647 m).
ll tratto seguente prosegue a semicerchio tra qualche pino silvestre e piante di bosso verso un’altra costola del vallone con vista sulla borgata Cauri.
Poche centinaia di metri dopo si raggiunge la borgata Cauri (1337 m) con la sua chiesetta, in rovina, che doveva possedere in passato affreschi di pregio (Cauri può significare “zona boscosa”).
Dopo aver visitato la borgata si riprende il cammino superando le ultime case. Il sentiero, ora meglio segnalato (tacche bianco/rosse), sale subito ripido e dritto verso nord e senza tregua va a raggiungere molto più avanti un boschetto di faggi ripianandosi leggermente.
Riprende poi nuovamente quota verso l’alto biforcandosi ad un certo punto, lasciando a sinistra il percorso per Valliera, Campofei e Colletto che passa attraverso i salti rocciosi detti “Bars la Chiaus”.
Proseguendo ancora verso destra raggiungiamo più sopra un secondo cartello lasciando ancora a sinistra un altro percorso per Valliera, Campofei e Colletto (via Rocca Lingera).Siamo giunti alla località detta “I Piani”, a due passi dal colle Arpet (1840 m). Il ritorno a Cauri avviene x il medesimo percorso dell’andata.
Note:
Dislivello: 820 metri circa
Distanza: 10 km circa
Durata: 4h 30 c.a + soste
Altitudine partenza: 998 metri
Altitudine massima: 1.655 metri
Difficoltà: E (Escursionisti)

3 GG: La Curnis. Lunedì 14 AGOSTO ( DAMIANI- COLLE DELL’ORTICA)

Itinerario impegnativo non a livello tecnico ma per durata e dislivello, e sicuramente il più variegato dal punto di vista degli ambienti incontrati.
Si percorreranno le strade teatro dei movimenti partigiani, tra i castagni, per raggiungere la suggestiva Rocca Stella e l’Alpe di Rittana, terrazzo spettacolare sulla pianura cuneese. Seguendo il sentiero che corre appena sotto la cresta si raggiungerà la distesa erbosa del colle dell’Ortica, storica via di comunicazione tra le valli Grana e Stura.
Il colle deve la sua fama anche al passaggio degli uccelli migratori che seguono questa rotta per le loro traversate.
Da qui, seguendo un percorso ad anello lungo la via del ritorno ci si imbatterà nella regione del cantone “Convento” dove era presente un tempo un antica colonia monastica.
il percorso di discesa ci riporta sulla Curnis, e da questa si ritornerà ai Damiani.
Itinerario consigliato ad escursionisti allenati, obbligatorio l’uso degli scarponcini (non saranno accettati escursionisti sprovvisti).
Partenza dalla piazza di san Pietro di Monterosso. Dotarsi di abbigliamento stagionale da montagna, scarponcini, borraccia e pranzo al sacco.

Note: Durata: 7 h c.a Dislivello: 1000 mt.. partenza: 1100 mt Punto più alto: 1800 mt
4 GG: Martedì 15 Agosto: SAN MAGNO- GROTTA DEL GHIACCIO PERENNE…

Circuito poco impegnativo che si svolge lungo i pascoli oltre il Santuario di San Magno tra tratti di pista sterrata a passaggi su sentiero. Da segnalare l’irta pendenza che si registra durante la salita/discesa alla Grotta di Patarasa.
Notevoli gli scorci panoramici che si delineano lungo il cammino con l’affiorare di cime imponenti sebbene non troppo elevate come la Rocca Parvo e il Monte Tibert.
Non ultimo la grotta di Patarasa. il cui ghiaccio rimane costante x tutto l’anno offrendo a chi la visita l’occasione di cimentarsi con antiche leggende che si perdono nelle valli misteriosi di Narbona.
Al nostro ritorno faremo sosta lungo i pendii erbosi che costellano il Santuario di San Magno x assistere al tradizionale concerto di Ferragosto tenuto dalla band occitana dei Lou Dalfin.

Dislivello: 800 metri
Durata: 5 h c.a
Notizie Logistiche: Partenza ore 8,00 dal Bar Gasoline e trasferimento in Val Grana… In mattinata alle ore 10,30 Passeggiata e visita della Chiesa di Santa Maria della Valle…Pranzo all’Osteria della Società: Menù completo: 20 euro… Nel Pomeriggio visita ai Campi di Canapa e Visita del Museo della Canapa di Coumboscuro..
In serata Trasferimento a Pradleves… Costo Camere: 80 euro a camera a notte per la doppia, 111 per la tripla e 140 per la quadrupla.

Jack in the Green

Jack in the Green

Mi chiamo Diego Rossi ma sono conosciuto dalla maggior parte delle persone con lo pseudonimo di Jack in The Green, figura mitologica della tradizione britannica. Dall'Uomo Verde raffigurato nei portali delle Chiese, allo spazzacamino britannico che girovaga sopra i tetti dei cottage, al folletto dei boschi ricoperto di fronde verde, Jack in The Green cammina con te nel risveglio della natura e nella fertilità della terra.

Jack in the Green

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Mi chiamo Diego Rossi ma sono conosciuto dalla maggior parte delle persone con lo pseudonimo di Jack in The Green, figura mitologica della tradizione britannica. Dall'Uomo Verde raffigurato nei portali delle Chiese, allo spazzacamino britannico che girovaga sopra i tetti dei cottage, al folletto dei boschi ricoperto di fronde verde, Jack in The Green cammina con te nel risveglio della natura e nella fertilità della terra.

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