I Sentieri del Lys: Parte II( Niel- Orestes Hutte)

SENTIERI DEL LYS: SECONDA PARTE da Lunedì 26 a Giovedì 29 Agosto.

Prologo: Dopo avere percorso la prima parte della Valle del Lys ci ritufferemo in un’altra straordinaria avventura tra le spettacolari montagne della Val D’Aosta. Dopo esserci trasferiti il Lunedì Sera alla Locanda del Dortoir La Gruba a Gaby inizieremo 3 giorni di percorsi escursionistici adatti ad escursionisti esperti ed allenati.
Prenotazioni a Diego Rossi( guida ambientale- escursionistica entro e non oltre Venerdì 21 Giugno 2019.

Martedì 27 Agosto: Gruba-Cialvrina

Dortoir La Gruba (Gaby)
Località di arrivo:La Cialvrina / Tschalvrino (Gressoney-Saint-Jean)
Difficoltà: Media
Quotadipartenza:1.515m
Quotadiarrivo:1.615m
Dislivello in salita: 1.130 m
Dislivello in discesa: 1.070 m
Lunghezza totale: 14.700 m
Tempo: 6h 45 ‘
Segnavia: TDG, AV1, GSW, 2
Livello di esposizione:.0
Descrizione Itinerario:
Dal dortoir Gruba si imbocca la bellissima mulattiera che risale il versante sino alla zona superiore un po’ meno ripida.
Si prosegue sino a due ponticelli dove si lascia l’alta Via per risalire ripidi a sinistra lungo il tracciato del Tor des Geants.
Il sentiero prosegue tra placconate rocciose sino a raggiungere il Col Lazouney.
Dal colle si scende molto dolcemente sino ad un’ampia conca, dove bisogna deviare a sinistra (in questo tratto il sentiero è poco marcato).
Si continua al centro del vallone raggiungendo le case di Obre Loo.
Il sentiero scende ad attraversare il piccolo torrente per poi continuare lungo ampi pascoli sino a Obro Bodma.
Si prosegue costeggiando alcune baite per poi spostarsi a sinistra ed attraversare il torrente.
Il sentiero continua sulla sinistra orografica per poi seguire alto sul torrente e scendere decisamente verso il fondovalle.
Si attraversa nuovamente il torrente su di un ponte e con un lungo diagonale in discesa si arriva alle case di Loomatto.
Scendere a sinistra lungo l’alta Via 1 sino a raggiungere la carrozzabile della Val del Lys a Steina.
Seguirla a destra per un centinaio di metri, senza attraversare il ponte proseguire lungo la sponda del torrente sino a raggiungere la partenza dell’impianto di sci di Weissmatten.
Seguire il sentiero che sale a sinistra sino a raggiungere la strada asfaltata che porta a La Cialvrina / Tschalvrino, seguirla per un tratto verso sinistra per poi imboccare a destra il sentiero nel ripido bosco di conifere che ci condurrà sino alla Cialvrina. Pernottamento a La Cialvrina( Gressoney).

Mercoledì 28 Agosto: La Cialvrina- Alpenzur-Anderbatt .

Questa è sicuramente la tappa del Monte Rosa, per tutto il percorso ne potremo godere della magnifica visione.
Il percorso si tiene in alto sulla vallata con diversi saliscendi.
Alcuni tratti sono un pò esposti però dotati di una corda per la sicurezza.
Il villaggio di Alpenzu Grande (Grosso Albezo), dove è situato l’omonimo rifugio, è uno dei primi insediamenti Walser e uno dei più bei villaggi della Valle d’Aosta.

Località di partenza: La Cialvrina (Tschalvrino) (Gressoney-Saint-Jean) -RifugioAlpenzuGrande(GrossoAlbezo)(Gressoney-Saint-Jean)- Anderbrand
Difficoltà: Impegnativa Quotadipartenza:1.615m Quota di arrivo:.1.780m Dislivello in salita: 1.300 mt Dislivello in discesa: 665 m
Lunghezza totale: 21.500 m Tempo: 8h 30/9h Segnavia: 3A, 3B, 3, W, Livello di esposizione: .2

Descrizione itinerario

Seguire il sentiero che conduce sino all’arrivo della seggiovia del Weissmatten (Wissomatto) dove è possibile vedere la Casa Capriata con la sua caratteristica architettura.
Proseguire tra i bei pini nel vallone che conduce al Passo di Prà Bianco per poi deviare a destra e raggiungere un costone.
Da questo punto il sentiero attraversa il ripido versante roccioso e con un lungo traverso raggiunge il Col Ranzola (Areso) da cui la vista spazia sulla val d’Ayas e sull’alta Valle d’Aosta.
Nei pressi è visibile una targa in ricordo del passaggio del poeta Tolstoj.
Dal colle si scende per ampi pascoli sino a circa 2.000 metri dove si imbocca sulla sinistra il sentiero Walser (Walser Weg).
Da questo punto si segue sempre il sentiero Walser (Walser Weg) che con diversi saliscendi prosegue in mezzacosta.
Il sentiero attraversa diversi valloncelli per poi scendere un tratto, attraversare una paretina rocciosa attrezzata con una corda fissa sino a raggiungere lo splendido villaggio di Alpenzù Grande (Grosso Albezo) e il suo rifugio. Dal rifugio proseguire con continui saliscendi sino a raggiungere il villaggio di Alpenzu Piccolo (Lecko Albezo).
Superato anche questo bel villaggio il sentiero inizia a scendere, ad un bivio non prendere il sentiero che scende sul fondovalle ma continuare ad attraversare sino a raggiungere la strada automobilistica appena prima del capoluogo di Gressoney-La-Trinité.
Attraversare il centro e risalire sino all’altezza del grande piazzale dove si attraversa il torrente.
Proseguire in piano sull’altro lato del torrente per poi salire decisamente verso destra, si attraversa la strada che porta a Staffal e si prosegue lungo un bel tratto di mulattiera sino a raggiungere una strada rurale.
La si segue in discesa, si attraversa la strada automobilistica e si raggiunge il bel villaggio ristrutturato di Selbstaeg.
Attraversato il torrente si risale appena a sinistra del caratteristico villaggio di Biel.
Dal villaggio si risale in direzione di una cascata che si costeggia e con un tratto in leggera discesa si raggiunge la Locanda Anderbätt.

Giovedì 29 Agosto: Locanda Anderbätt / Rifugio Orestes Hütte- Staffal-Anderbatt.

Località di Partenza. Anderbatt
Arrivo: Staffal
Dislivello: 1100mt
Tempo: 6h30
Km: 14,5 Livello di esposizione: 1
Dalla locanda Anderbätt risalire per un piccolo tratto lungo il sentiero del giorno precedente per poi seguirlo verso destra sino a Staffal.
Arrivati al grande parcheggio attraversarlo, superare il ponticello sul torrente Lys e dirigersi a sinistra per poi imboccare a destra il sentiero che sale.
Dopo un piccolo tratto andare a destra per poi risalire a sinistra nei prati.
Raggiunta la strada rurale seguirla verso destra.
Ad un bivio svoltare a sinistra e raggiungere l’alpe Moos.
Si prosegue oltre l’alpe tra pascoli ed alcuni larici sino ai pendii superiori.
A questo punto il sentiero svolta verso destra con alcuni saliscendi per poi risalire un pendio molto ripido ed uscire ad un piccolo colletto sulla destra.
Si prosegue in mezzacosta nei pascoli passando nei pressi dell’alpe Gaveno e raggiungere il sentiero principale.
Lo si segue nella valletta sino a raggiungere un bel pianoro con un laghetto.
Lo si costeggia sulla sinistra e con una ultima salita si raggiunge il rifugio Orestes Hütte dove potremo fermarci per il picnic.
Dal rifugio risalire sino a imboccare il sentiero principale che conduce al colle della Salza.
Dal colle si scende l’ampio vallone sino a raggiungere il fondovalle nei pressi della vecchia morena del ghiacciaio (se si ha il tempo, è consigliabile risalire la morena per raggiungere le sorgenti del Lys da cui ha origine il torrente).
Si svolta adesso a sinistra, e dopo un tratto in mezzacosta tra i larici, si arriva al caratteristico alpeggio di Courtlys.
Proseguendo sulla sinistra del torrente si raggiunge velocemente la strada asfaltata il grande piazzale di Staffal( 1.818 mt) e da qui dopo 600 mt di strada si perviene ad Anderbatt.* Possibilità di usufruire degli impianti di risalita da Staffal  a Gabiet(2.310 mt)

Notizie Logistiche:

Costo Pernottamenti in Strutture e Trasporto Bagagli:312 euro. Costo Guida: 65 euro.  * Packed Lunch Giornaliero: 7 euro a tratta(facoltativo). Info e Contatti: Jack in The Green( Guida ambientale:3341217884/3291512290) Prenotazioni entro Venerdì  21 Giugno:

Picture of Jack in the Green

Jack in the Green

Mi chiamo Diego Rossi ma sono conosciuto dalla maggior parte delle persone con lo pseudonimo di Jack in The Green, figura mitologica della tradizione britannica. Dall'Uomo Verde raffigurato nei portali delle Chiese, allo spazzacamino britannico che girovaga sopra i tetti dei cottage, al folletto dei boschi ricoperto di fronde verde, Jack in The Green cammina con te nel risveglio della natura e nella fertilità della terra.

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Jack in the Green

Mi chiamo Diego Rossi ma sono conosciuto dalla maggior parte delle persone con lo pseudonimo di Jack in The Green, figura mitologica della tradizione britannica. Dall'Uomo Verde raffigurato nei portali delle Chiese, allo spazzacamino britannico che girovaga sopra i tetti dei cottage, al folletto dei boschi ricoperto di fronde verde, Jack in The Green cammina con te nel risveglio della natura e nella fertilità della terra.

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