Mar 27 Agosto/ Giovedì 29 Agosto: Trekking delle Valli Valdesi

 

MARTEDì 27/ GIOVEDI’ 29 AGOSTO: TREKKING DELLE VALLI VALDESI.

Tre giorni nella quiete della Val Pellice assaporando i sublimi paesaggi delle Alpi Cozie e scoprendo l’affascinante storia della cultura valdese e della sua cucina.

A poche centinaia di metri dal rifugio si trova il giardino botanico “B. Peyronel”, uno dei più bei giardini botanici d’alta quota di tutta l’Europa. All’interno del giardino sono presenti tutte le tipologie di ambiente alpino (prato, pietraia, zona umida, nevaio ecc.) con i relativi fiori. Vi aspettano tranquilli soggiorni immersi nel verde della natura ove non è raro incontrare la fauna che popola l’Oasi, dalle immancabili marmotte, ai camosci, ai più elusivi mufloni; dai falchi alle aquile.

1 GG: A) Rifugio Barbara- Col Barant in Val Pellice

Partenza: Rifugio Barbara,Conca del Pis
Difficoltà: facile
Dislivello: 650 mt
Tempi: 2 h
Escursione nel cuore dell’Oasi faunistica del Barant; la partenza del nostro itinerario a piedi è il rifugio Barbara. Grande varietà di specie e di endemismi presenti in zona. Per citarne alcuni: La Fritillaria per la flora e la Salamandra di Lanzai per la fauna.
Avvicinamento
Da Pinerolo, Strada provinciale della Val Pellice fino a Bobbio Pellice, poi indicazioni “Comba Carbonieri” fino al parcheggio vicino al Rifugio Barbara.
Descrizione
Dal Parcheggio vicino al Rifugio Barbara (1753 m) si prende la strada che sale verso il Colle. Questa strada, è stata costruita per ragioni militari assieme alle casermette (il Rifugio Barant è una di queste) ed altre strade all’interno dell’Oasi. Durante la salita si osservi la maestria con cui la strada è stata costruita, pietra su pietra, da mani esperte che conoscevano un arte ormai dimenticata: Quella di saper integrare le opere umane nella natura incontaminata. Oltre ad essere molto bella, la strada vi condurrà, senza deviazione alcuna e con pochi sforzi in cima al Colle Barant o Colle Baracun (2373 m) dove sorge l’omonimo Rifugio.
Appena superato il Colle, trovate il giardino botanico B.Peyronel (2290 m), se siete in zona dal 1° luglio al 31 Agosto, date un occhiata, è veramente interessante.

2 GG: COL BARANT- MONTE MANZOL- COLLE ARMOINE

Dal rifugio si attraversa un ponticello lasciando sulla destra le grange in pietra del Pis della Rossa. Il sentiero va in diagonale verso una cascata e poco dopo bisogna svoltare a destra, cominciando a salire i tornanti di un pendio erboso, in direzione ovest. Giunti ad una sella, dove termina la salita più dura, la mulattiera taglia a mezza costa verso sud-ovest tra i larici e in piano attraversa un valloncello superando vari corsi d’acqua.
Più avanti il sentiero guadagna quota con alcune curve, sino a raggiungere una zona con massi e erba, poi scende un poco e si arriva ad un bivio (2.400 m.s.l.m.). Qui un sentiero sale a destra verso il Col Manzol, mentre un altro continua diritto per il Col dar Moine. Si prosegue a destra, in direzione dell’evidente canalino alla destra della parete rocciosa del Monte Manzol. Si attraversa una breve pietraia giungendo alla base del canale. Un sentierino sale ripido prima al centro di esso, poi leggermente a sinistra per evitare di stare sotto la parete. E’ anche presente un cavo metallico, che offre la possibilità di salire il canalone proprio sul suo fondo (facili passi di arrampicata)
Raggiunto il colle Manzol, si ignora la traccia che scende sul versante Granero, e si volge a destra seguendo una traccia di sentiero abbastanza evidente. Inizialmente è sul filo di cresta detritico, poi si mantiene leggermente sotto la cresta rocciosa: a questo punto due possibilità A) si entra in un primo canalino roccioso, superando un breve passo di arrampicata e poi seguendo gli ometti per terrazzini e roccette raggiungendo la croce di vetta che si vede solo all’ultimo.
B)Proseguire in linea orizzontale a mezza costa seguendo numerose tracce di sentiero ed ometti, tagliando tutti il versante sud della montagna, per poi iniziare a salire per detriti e terra circa sulla verticale della cima..
Ridiscesi al bivio di partenza possiamo tornare direttamente al Rifugio Barant o allungare leggermente il tragitto facendo tappa al Lago Piena Sia (2.566 m.s.l.m.), poco profondo e dalla spiaggetta sabbiosa e al successivo
Col dar Moine (2.692 m.s.l.m.); aperto sulla testata della Valle Po e su Pian del Re, il colle offre una visione ravvicinata del Monviso.
Dal colle si può raggiungere la vicina Rocca Nera( mt 2.712).
Rientrati al bivio si ridiscende al Rifugio Barant seguendo la strada dell’andata.

Difficoltà: EE
• Tempo A/R: 5h30/6h
• Quota partenza m 2.343 – Quota arrivo m.2933
Lunghezza: km 12 – Dislivello m 600 (D+).

3GG: RIFUGIO BARANT- RIFUGIO BARBARA.

Ritorno per la strada militare al Rifugio Barbara.. segue eventuale visita di Bobbio Pellice e rientro a casa.

Dislivello in discesa: 630 mt Durata: 1h30.

Notizie Logistiche: Ritrovo Martedì 27 agosto alle ore 12,30 presso il Bar Gasoline di Olivetta San Michele e conseguente trasferimento in Val Pellice.
Pernottamento: 2 notti al Rifugio Barant. Costo Mezza Pensione: 40 euro( Cena Completa, notte e colazione. Extra: Pic Nic bibite, etc. Portare Sacchi a Lenzuolo o Sacchi a Pelo.
Quota Trekking: 2o euro.
Info e Contatti: Jack in The Green( tel: 3341217884/3291512290).

Picture of Jack in the Green

Jack in the Green

Mi chiamo Diego Rossi ma sono conosciuto dalla maggior parte delle persone con lo pseudonimo di Jack in The Green, figura mitologica della tradizione britannica. Dall'Uomo Verde raffigurato nei portali delle Chiese, allo spazzacamino britannico che girovaga sopra i tetti dei cottage, al folletto dei boschi ricoperto di fronde verde, Jack in The Green cammina con te nel risveglio della natura e nella fertilità della terra.

Picture of Jack in the Green

Jack in the Green

Mi chiamo Diego Rossi ma sono conosciuto dalla maggior parte delle persone con lo pseudonimo di Jack in The Green, figura mitologica della tradizione britannica. Dall'Uomo Verde raffigurato nei portali delle Chiese, allo spazzacamino britannico che girovaga sopra i tetti dei cottage, al folletto dei boschi ricoperto di fronde verde, Jack in The Green cammina con te nel risveglio della natura e nella fertilità della terra.

Articoli Correlati