Giovedì 6 Febbraio: Il Villaggio Maledetto: Coaraze-Rocca Sparviera

Suggestivo itinerario alla scoperta di un luogo in cui aleggiano misteri e leggende.

Il villaggio di Rocca Sparviera costituiva in passato un avamposto di controllo sulle valli Vesubie e Paillon, situata in un luogo quasi inaccessibile.  A partire dal XVII secolo a causa di una serie di sismi gli abitanti si trasferirono nel fondovalle, fondando i paesi di Duranus, Bendejun e Coaraze. Di questo villaggio fantasma ora resistono le mura .

L’ itinerario parte da la Chapelle Bleu (630 mt) appena al di sopra di Coaraze. Si segue per 250 mt una strada asfaltata seguendo il cartello in legno che indica l’inizio del sentiero. Dopo 200 metri di sterrata arriviamo ad un bivio, segnalato con cartelli in legno, in corrispondenza di una curva, e poco prima di una costruzione in cemento. Qui lasciamo la sterrata per prendere a destra il sentiero per il Col Saint Michel. Passando per boschi di pino e roverella lo si segue fino a giungere al predetto Colle(durante il percorso ignoriamo un bivio a destra non segnalato, seguendo invece a sinistra in salita i segni gialli), dove ignoriamo la sterrata a sinistra e, subito dopo, un sentiero sulla destra, per proseguire invece dritti per un centinaio di metri; qui, sulla destra, una traccia appena visibile e non segnalata, sale ripidamente subito a destra delle pareti e noi la imbocchiamo fiduciosi.

La traccia aggira quindi la parete e diventa più chiara, dirigendosi ora verso le già visibili rovine di Rocca Sparviera.

Comincia ora il tratto più accidentato, con un sentiero sassoso, a tratti scavato sulla roccia con belle visuali sulle Alpi Provenzali. In questa zona prevalgono le formazioni di pino nero, con arbusti di ginepro e bosso.

Dopo una mezzora di cammino si giunge sul balcone panoramico della Cappella di St. Michel (1089 m), dove si apre un vasto panorama verso il versante marino e i monti sovrastanti gli abitati di Mentone e Monaco. L’edifico religioso costituisce la porta d’ingresso alla Rocca Sparviera (1100 m), dove possiamo aggirarci tra i ruderi del villaggio fantasma, cercando di immaginare quella che era la vita del paese quando era abitato. Occorre prestare attenzione a non avvicinarsi ai ruderi che possono subire crolli improvvisi a causa del loro stato di degrado. Per tornare al punto di partenza si procede lungo l’itinerario d’andata.

Dati dell’escursione: disl. 630 m. –  Tempo totale 5 ore + soste.

Ritrovo: ore 7,30 dall’Autoporto di Ventimiglia. Quota di Partecipazione:10 euro. Info e Contatti: Jack in The Green( tel 3341217884/32915122890). Prenotazioni entro Mercoledì 5 Febbraio alle ore 15. Equipaggiamento: Scarponcini con buona suola, pantaloni lunghi, t shirt di ricambio, giacca a vento o mantella.( facoltativo binocolo). 1 litro e mezzo d’acqua. Pranzo al Sacco

Accesso: da Ventimiglia si prosegue in autostrada fino al casello di Nice Centre (autostrada E80), dove risaliamo la valle di Paillon lungo la strada D. 2204 fino a Contes e poi lungo la D15. Superato l’ abitato di Bendejun si perviene a Coaraze.  Giunti sotto il paese  prendiamo a sinistra seguendo l’indicazione per il Col Saint Roch, quindi prendiamo subito nuovamente a sinistra (in quello che sembra essere, ed è anche, un parcheggio) e proseguiamo per neanche 400 metri, fino alla Chapelle Bleue, dove parcheggiamo.

Picture of Jack in the Green

Jack in the Green

Mi chiamo Diego Rossi ma sono conosciuto dalla maggior parte delle persone con lo pseudonimo di Jack in The Green, figura mitologica della tradizione britannica. Dall'Uomo Verde raffigurato nei portali delle Chiese, allo spazzacamino britannico che girovaga sopra i tetti dei cottage, al folletto dei boschi ricoperto di fronde verde, Jack in The Green cammina con te nel risveglio della natura e nella fertilità della terra.

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Jack in the Green

Mi chiamo Diego Rossi ma sono conosciuto dalla maggior parte delle persone con lo pseudonimo di Jack in The Green, figura mitologica della tradizione britannica. Dall'Uomo Verde raffigurato nei portali delle Chiese, allo spazzacamino britannico che girovaga sopra i tetti dei cottage, al folletto dei boschi ricoperto di fronde verde, Jack in The Green cammina con te nel risveglio della natura e nella fertilità della terra.

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